Infrastrutture in Sicilia, Comitato Pendolari: 22 miliardi da RFI ma i conti non tornano
Il Comitato dei Pendolari siciliani fa i conti in tasca alle politiche di investimenti sulle infrastrutture in Sicilia. "Una settimana fa - afferma il Comitato - si è tenuta, alla presenza del governatore della Sicilia, Renato Schifani, e dei vertici di Rete Ferroviaria Italiana Spa, una conferenza stampa di presentazione del più grande Piano di investimenti in infrastrutture ferroviarie in Sicilia. Investimenti per oltre 22 miliardi di euro, dei quali 17,6 mld già finanziati e la rimanenza da finanziare.
In considerazione dei vari lanci di stampa di miliardi da spendere in Sicilia, in questi ultimi anni, abbiamo voluto prendere carta e penna e riscontrare voce dopo voce i vari investimenti annunciati nelle slide di presentazione.
Sommando gli investimenti previsti e precisamente:
- realizzazione della rete ferroviaria Messina-Catania-Palermo 12,022 mld;
- realizzazione della rete ferroviaria Messina-Palermo-Trapani pari a 2,787 mld compreso il collegamento ferroviario con l’aeroporto Trapani Birgi;
- vari collegamenti ferroviari: Aeroporto di Catania Fontanarossa per un importo di 19 milioni- Porto di Augusta per un importo di 105 mln - Ripristino linea Caltagirone-Gela per un importo di 349 mln - Metroferrovia di Ragusa per un importo di 38 mln - Bypass di Augusta per un importo di 176 mln e in ultimo la Fermata di Acireale Bellavista per un importo di 7 mln per un totale complessivo di 694 mln di euro;
si arriva ad un totale complessivo pari a 15 miliardi e 503milioni di euro di investimenti finanziati. I conti non tornano sui 17,6 miliardi già finanziati.
Vista la “svolta copernicana dei trasporti in Sicilia” così il presidente di Rete ferroviaria italiana, Dario Lo Bosco, l’ha definita chiediamo di conoscere nel dettaglio o meglio ancora in un cronoprogramma la differenza di circa 2 miliardi che mancano ai 17.6 miliardi finanziati. E se lo riterrà opportuno portare a conoscenza dei siciliani quali sono le opere previste per arrivare ai 22 miliardi e 100milioni di opere da realizzare in Sicilia prive di finanziamento.