Sciacca scende in piazza, chiede alla Regione la riapertura delle Terme
Un corteo di protesta per la riapertura delle Terme è in programma domani mattina, 6 marzo, a Sciacca (Agrigento). L'iniziativa è del locale Comitato civico patrimonio termale, che punta a sollecitare la Regione Siciliana, proprietaria degli immobili (tra i quali, oltre allo stabilimento per le cure, anche 3 hotel, due piscine di acqua sulfurea e le stufe vaporose ricavate tra le grotte sottostanti il Monte San Calogero) a trovare una soluzione. La data prescelta per la manifestazione non è casuale: coincide infatti con il nono anniversario della chiusura d itutti gli impianti termali cittadini, decisa nel 2015 dal governo all'epoca guidato da Rosario Crocetta con la giustificazione che, da anni, la società chiudeva i bilanci regolarmente in perdita. Nel frattempo gli esecutivi che si sono succeduti hanno pubblicato diversi avvisi, allo scopo di provare ad individuare, attraverso l'adesione a specifiche manifestazioni d'interesse, imprenditori privati disponibili a gestire il patrimonio. Bandi però andati sempre deserti. Nei giorni scorsi il presidente della Regione Renato Schifani si è impegnato, entro la legislatura in corso, a trovare i fondi per rimettere in sesto gli immobili, nel frattempo lasciati in preda all'incuria e al degrado, per poi riprovare a trovare un gestore privato, considerato che la Regione non è in grado di esercitare il ruolo di imprenditrice. La cittadinanza è convinta che la riapertura del patrimonio termale sia di fondamentale importanza per lo sviluppo turistico ed economico.