Il governatore parla di investimenti cinesi
Finanziaria, Crocetta gongola: messo fine alla "manciugghia"
"E una finanziaria da giudicare molto positivamente perchè finalmente liberiamo risorse per lo sviluppo mentre non ci sono risorse destinate alla spesa corrente". A dirlo il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, a Palazzo d'Orleans, nel giorno del varo della Legge di stabilità regionale. "Comuni e province ricevono di piu' - ha detto ai giornalisti al termine di un incontro con una delegazione del governo cinese e di imprenditori intenzionati ad attivare scambi e relazioni con le imprese siciliane - ci sono misure contro la povertà e inizia un processo di liberalizzazione in Sicilia con la destagionalizzazione delle attività balneari, per le quali anche la delegazione cinese ha mostrato grande attenzione. Adesso subito leggi per lo sviluppo, gli investimenti e la sburocratizzazione -ha concluso- è di questo che ha bisogno la Sicilia"." Abbiamo presentato ai nostri ospiti cinesi la grandezza e la bellezza della nostra Sicilia, un terra che e' sempre stata di accoglienza. E che oggi dimostra di essere una regione in crescita, come testimoniano i dati certificati dalle aziende", ha aggiunto Crocetta. Scopo della visita è conoscere alcune aree della regione a forte vocazione turistica e di promuovere i flussi di visitatori, contribuendo anche alla formazione degli operatori per accrescere la visibilita' e l'efficienza delle imprese locali. Ecco perche' ha attirato l'attenzione degli ospiti del governatore anche la norma della finanziaria che consente di tenere aperte tutto l'anno i lidi e le strutture balneari. Il programma della visita, che terminera' lunedi' prossimo, tocchera' Palermo, Agrigento, Siracusa, Taormina ed Etna. Tra i presenti Shen Xin, il vicedirettore generale del dipartimento europeo di Cpaffc (Chinese People's Association for Friendship with Foreign Countries). "Una Regione -ha proseguito Crocetta riferendosi alla Sicilia- che dal 2007 al 2013 perdeva ogni anno il 2% di Pil. Nel 2014 questa tendenza si e' fermata e, l'anno successivo, nel 2015, si e' invertita facendo segnare un +0,4%. Un dato in linea con il resto del Paese. L'anno scorso, per la prima volta, siamo passati da una regione che licenzia a una che assume, con +32 mila occupati. Questi sono dati di cambiamento, e oggi cosa offriamo ai nostri amici?". Per il presidente della Regione, oggi viene offerta l'immagine di una terra dalla grande bellezza ma anche "del cambiamento, di un popolo che sul tema della legalità si e' messo in moto, diventando una regione che si e' liberata dalla mafia anche con azioni concrete. I cinesi -ha aggiunto- sotto alcuni aspetti ci assomigliano, una terra dove la cortesia e i concetti di ospitalita' e amicizia non sono solo formali. Questo ci fa molto apprezzare il popolo cinese, tra i piu' lontani dal punto di vista geografico ma che da un punto di vista umano ha caratteristiche molto simili a noi". "La Sicilia è molto popolare in Cina -ha detto Shen Xin- molto conosciuta anche grazie ai film di Tornatore come 'Nuovo cinema paradiso' e 'Malena'. Per noi la Sicilia e' una terra meravigliosa, abbiamo gia' visitato alcuni luoghi e abbiamo scoperto un popolo caloroso, con un grande patrimonio storico riconosciuto dall'Unesco. Crediamo che la Sicilia sia in grado di attrarre molti visitatori cinesi e tanti cinesi e tanti investitori". CROCETTA ABBIAMO MESSO FINE ALLA MANCIUGGHIA
"Una finanziaria buona, una start up per la Sicilia, dopo la quale si puo' fare ancora molto di piu'". Cosi il presidente della Regione siciliano Rosario Crocetta parlando con i giornalisti all'Ars, nel giorno del varo della finanziaria. "Quando si e' fatto bene, bisogna fare ancora meglio, dovremo pertanto lavorare sulle riforme importanti, dalle norme stralciate alla sburocratizzazione, al testo unico sulle attivita' produttive alla legge sui liberi consorzi", ha aggiunto il governatore, per il quale "tutti dobbiamo fare un passo indietro - ha aggiunto rivolgendo un appello alle forze politiche - e appellarci al senso di responsabilita' per fare ripartire la Sicilia". Crocetta ha poi elencato i "pregi" di questa manovra: "finalmente i 750 milioni di euro del fondo di coesione potranno essere utilizzati per fare le scuole e le strade e non per la spesa corrente, si mettono in ordine i conti e si e' fatto un piano di ammortamento per risanare i debiti. Ancora una volta si lotta contro la 'manciugghia', senza mettere una sola tassa in piu' per i siciliani. Chiuderemo l'accordo con Roma che ridara' alla Sicilia quanto spetta in termini di risorse, con la riformulazione di accordi mai rivisti dal 1946". Poi, a proposito della battaglia su Riscossione Sicilia e sulle accuse del suo ex presidente Antonio Fiumefreddo, 'sacrificato' sull'altare dell'accordo all'Ars per il rifinanziamento della societa': "Il parlamento non e' una casta. Il mio ruolo e' quello di governare e impone rigore e prudenza, mantenere Riscossione Sicilia in vita e' stata una battaglia difficile, ma ha dimostrato che non voglio assolutamente mantenere alcun privilegio di casta. E credo inoltre che il parlamento una casta non sia, semmai dietro le affermazioni demagogiche di qualcuno, prevale poi lo spirito di conservazione".